Skip to content
Contattaci senza impegno 0523.32.28.44

5 consigli per avere denti bianchissimi

Avere un bel sorriso brillante e bianco è un desiderio di tutti noi per stare bene con sé stessi e con gli altri e per ottenerlo è necessario mantenere bianchi e in salute i nostri denti. Per ottenere un buon risultato sono necessari interventi principalmente da parte del paziente a casa, ma anche da parte di una figura professionale specializzata come l’igienista dentale o il dentista. Ecco alcuni consigli da seguire per avere un sorriso sano, bianco e luminoso.

Fare attenzione all’alimentazione

Per far si che il sorriso risulti più luminoso e bianco è necessario prestare attenzione all’alimentazione, in quanto alcuni cibi e bevande possono causare l’ingiallimento dei nostri denti se consumati in modo abituale o eccessivo.

Quali sono i cibi e le bevande a cui prestare attenzione?

  • Tè, caffè, tisane: pigmentano lo smalto del dente creando quelle che clinicamente vengono chiamate ‘’ pigmentazioni estrinseche’’, ovvero macchie giallo/marroni/verdi sulla superficie del dente. In particolar modo questo effetto è causato dall’assunzione di caffè e tè verde.
  • Coca cola, Estathè: sono bevande zuccherine e acide che portano non solo all’ingiallimento dei denti ma favoriscono anche la formazione di carie o erosioni dentali.
  • Vino rosso, succhi di frutta al mirtillo o ai frutti di busco
  • Liquerizia: ottima per chi soffre di pressione bassa, ma attenzione è molto pigmentante per i nostri denti.
  • Sugo di pomodoro, barbabietole.

Occorre eliminare del tutto questi cibi dalla propria dieta per avere i denti bianchi?

Assolutamente no, è sufficiente consumarli con moderazione, non in modo abituale e seguire questi consigli una volta ingeriti questi alimenti:

  • Bere un bicchiere d’acqua dopo il consumo di caffè, tè, tisane o bevande colorate per risciacquare la superficie dei denti e limitare la formazione di pigmentazioni estrinseche.
  • Aspettare 30 minuti prima di provvedere a spazzolare i denti, soprattutto dopo l’assunzione di cibi/bevande acide, in modo che la saliva possa avere il tempo di ripristinare il ph all’interno del cavo orale.
  • Mangiare cibi definiti ‘’auto detergenti’’ come la mela, le carote.
  • Usare una cannuccia per bere caffè, thè, coca-cola per limitare l’esposizione dei denti alla bevanda.

Non fumare

Il fumo oltre a essere un fattore di rischio per molte malattie sistemiche, lo è anche per la salute e l’aspetto dei nostri denti e gengive. Tutte le sostanze contenute all’interno della sigaretta, in particolar modo il catrame, attaccando lo smalto dei nostri denti pigmentandolo e rendendolo di un colore giallo/ marrone scuro a seconda di quante sigarette vengono fumate al giorno.

 Se non riesco a smettere di fumare?

Smettere di fumare sarebbe la soluzione perfetta per migliorare oltre che l’aspetto dei propri denti anche il proprio stato di salute generale sia dentale che sistemico. Per alcuni però smettere risulta essere impossibile, perciò è consigliabile l’utilizzo della sigaretta elettronica per andare a contrastare l’ingiallimento dentale e sottoporsi a richiami di igiene orale professionale semestrali per andare a eliminare le pigmentazioni estrinseche e monitorare lo stato di salute parodontale, in quanto il fumo di sigaretta è uno dei fattori di rischio principali della parodontite.

Adottare una corretta routine di igiene orale domiciliare

Lavarsi i denti è un’azione che si esegue fin da quando si è bambini, però pur essendo un’azione che eseguiamo fin da così piccoli non è detto che la si esegua nel modo corretto, anzi molto spesso risulta essere del tutto trascurata per pigrizia, stanchezza o mancanza di tempo. Adottare una routine di igiene orale domiciliare corretta e di qualità è fondamentale per ottenere e mantenere i nostri denti bianchi e sani nel tempo.

Come eseguire una corretta igiene orale domiciliare?

  • Aspettare 30 minuti dopo ogni pasto prima di lavarsi i denti.
  • Passare almeno 1 volta al giorno filo interdentale/scovolino: per andare a pulire bene le zone interdentali e spostare la placca e i residui di cibo per permettere poi allo spazzolino di eliminare il tutto. Proprio per questo motivo è consigliabile prima pulire tra un dente e l’altro e poi utilizzare lo spazzolino, ma se dovesse capitare di fare il contrario non è un problema!
  • Mettere dentifricio: alternare l’utilizzo di un dentifricio sbiancante con uno remineralizzate, per provvedere a smacchiare i denti ma anche a rinforzare lo smalto. La giusta quantità di dentifricio da utilizzare equivale alla grandezza di un pisello, molto spesso le setole dello spazzolino indicano già la quantità giusta da applicare attraverso un’area di setole colorata al centro della testina dello spazzolino.
  • Spazzolare: per un’igiene orale migliore è consigliabile l’utilizzo di uno spazzolino elettrico, in quanto eseguendo lui stesso il movimento è necessario solamente appoggiare la testina dello spazzolino sulla superficie del dente e, senza esercitare troppa pressione, contare 4 secondi e fare così per ogni superficie dei denti.

Se si utilizza uno spazzolino manuale è necessario prestare attenzione al movimento e all’inclinazione dello spazzolino: posizionare le setole dello spazzolino inclinate di 45° ed eseguire un leggero movimento orizzontale e successivamente verticale dalla gengiva verso il dente, ripetere il movimento nella stessa zona per 3 volte e poi cambiare posizione.

  • Non sciacquare con l’acqua: per far si che agiscano le proprietà del dentifricio è consigliato non risciacquare la bocca con acqua, ma eseguire uno sciacquo con un collutorio di uso quotidiano, preferibilmente della stessa marca del dentifricio utilizzato per accentuarne l’efficacia, senza clorexidina e senza alcol. Oppure, per chi non è un amante dei collutori, sputacchiare l’eccesso e non risciacquare affatto.

Ripetere queste azioni almeno 2/3 volte al giorno: mattina, dopo pranzo e prima di andare a dormire.

Eseguire sedute di igiene orale professionale 2 volte l’anno

Una buona igiene orale domiciliare associata a richiami periodici di igiene orale professionale ci permette di avere denti bianchi e sani. La periodicità con cui recarsi dal proprio igienista varia da persona a persona in base alle condizioni di salute del cavo orale e in base allo stile di vita e salute sistemica della persona.

 Ogni quanto va fatta normalmente l’igiene orale professionale?

Come detto precedentemente i richiami sono personalizzati. In generale per un paziente sano, che non fuma e non beve troppo caffè il richiamo viene fissato ogni 6 mesi, perciò due volte l’anno. Per un paziente che è un forte fumatore, beve tanti caffè, è diabetico o affetto da altre patologie sistemiche che possono colpire anche il cavo orale, il richiamo è più ravvicinato ovvero ogni 3/4 mesi.

Eseguire trattamento sbiancante in studio

Mettendo in pratica i 4 consigli precedenti si può ottenere un ottimo risultato, se si vuole però ottenere un sorriso ancora più bianco si può ricorre ad interventi di odontoiatria cosmetica come lo sbiancamento dentale.

Che cos’è lo sbiancamento dentale?

Lo sbiancamento dentale è un trattamento di odontoiatria cosmetica che comporta l’applicazione di un agente ossidante sullo smalto sottoforma di gel con lo scopo di rimuovere macchie e cromogeni dall’elemento dentale rendendoli più bianchi.

Ne esistono di due tipologie quello domiciliare e quello In-Office (in studio). Quello domiciliare consiste nella presa di impronte dentali sulle quali vengono fabbricate delle mascherine personalizzate, al cui interno viene applicato il prodotto sbiancante da tenere su nelle ore notturne. Quello definito In-Office, ovvero quello in poltrona, consiste nell’applicare direttamente in studio, dopo una seduta di igiene orale professionale, il prodotto sbiancante.

Lo sbiancamento dentale è doloroso?

No, è una procedura completamente indolore. Può causare in alcuni casi sensibilità dentale transitoria appena terminato il trattamento, con una durata massima di 3/4 giorni. In ogni caso se la sensibilità risulta troppo elevata si può facilmente intervenire con prodotti domiciliari desensibilizzanti come mousse, gel e dentifrici.

Quanto dura il trattamento di sbiancamento denti?

La durata del trattamento sbiancante varia dalla condizione di partenza del colore dei denti della persona che si sottopone al trattamento. In media per un risultato soddisfacente sono necessari 30 minuti di applicazione.

Per quanto si mantiene il risultato?

Il risultato ottenuto si mantiene all’incirca un anno, ma questo dipende dal tipo di prodotto sbiancante utilizzato, dalla concentrazione di perossido di idrogeno e dalle abitudini del paziente ovvero se fuma e beve caffè avrà sicuramente una durata inferiore ad un anno. Perché il risultato si mantenga più a lungo, si possono utilizzare dentifrici sbiancanti due/volte alla settimana.

Torna su