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Alimentazione e igiene orale

Come abbiamo potuto osservare negli articoli precedenti per mantenere in uno stato di salute il cavo orale è necessario adottare una corretta routine di igiene orale selezionando i giusti prodotti, ma prendersi cura del proprio corpo anche a livello sistemico, tenendo in considerazione le diverse condizioni in cui il corpo si può ritrovare come ad esempio: gravidanza, malattie sistemiche come diabete, malattie cardiovascolari ecc..

Anche l’alimentazione, perciò, risulta essere importante per garantire la salute del cavo orale e per prevenire l’insorgenza di patologie come carie, alitosi oltre che essere importante per la salute sistemica dell’intero organismo.

Alimentazione come forma di prevenzione

Le malattie del cavo orale colpiscono la stragrande maggioranza della popolazione italiana e sono strettamente legate agli stili di vita e provocate in varie misure da batteri contenuti nella placca batterica.

Come in tutte le patologie è di fondamentale importanza effettuare una corretta azione preventiva, che si fonda sull’ adozione nella pratica quotidiana di precise norme di comportamento legate non solo alla pratica di igiene orale, ma di igiene ed educazione alimentare.

L’ OMS si occupa da tempo di programmazione di interventi di prevenzione e cerca di diffondere nei paesi membri linee guida e programmi da sviluppare in base alle esigenze dei singoli Stati. È quindi fondamentale attuare una sinergia di interventi al fine di ottenere risultati migliori.

Gli obbiettivi principali del programma sono prevenire e cambiare i comportamenti nocivi che costituiscono i principali fattori di rischio per le patologie non trasmissibili più comuni, di grande importanza epidemiologica e di forte impatto sulla sanità pubblica: m. cardiovascolari, tumori, diabete mellito, m. respiratorie croniche, disturbi muscolo scheletrici e dell’apparato gastrointestinale, problemi di salute mentale e patologie oro-dentali.

La strategia del programma ‘’Gaining Health’’ parte dal presupposto che prevenire significa andare ad agire sulle 4 aree tematiche, identificate come fattori di rischio modificabili, al fine di effettuare un programma di prevenzione primaria, secondaria e terziaria.

Le 4 attività che sono alla base della strategia preventiva sono:

  • promozione di comportamenti alimentari salutari
  • lotta al tabagismo
  • lotta all’ abuso di alcool
  • promozione dell’attività fisica.

Una dieta appropriata rappresenta un importante contributo sulla prevenzione delle malattie del cavo orale, quindi, è possibile ridurre la formazione di placca batterica limitando il consumo di cibi ricchi di zuccheri ed è consigliabile seguire diete equilibrate ricche di frutta e di verdura, di alimenti contenenti vitamine e minerali essenziali per la salute dei costituenti del cavo orale.

I dati dell’OMS confermano che intervenendo su alimentazione, attività fisica e fumo si può prevenire l’80% delle malattie cardiovascolari, l’80% dei casi di diabete di tipo 2 e il 40% dei casi di tumore. Purtroppo, la tendenza non è positiva: ci muoviamo troppo poco, la nostra alimentazione è troppo ricca di grassi, zuccheri e sale, contiene troppe calorie.

Qual è l’alimentazione corretta?

Uno dei compiti dell’igienista durante le sedute di igiene orale professionale è di istruire il pz sul tipo di alimentazione corretta; non basta solo sconsigliare gli alimenti che facilitano l’accumularsi di placca, ma correggere eventuali sbagli, suggerire soluzioni alternative, che permettano di soddisfare tutte le esigenze dell’organismo.

L’ alimentazione è uno dei fattori che più fortemente incide sull’accrescimento, sullo sviluppo fisico e mentale, sul rendimento e sulla produttività degli individui, è quindi per l’individuo una necessità vitale. Gli alimenti apportano il combustibile necessario alla produzione d’energia e i principi nutritivi o ‘’nutrienti’’ indispensabili al mantenimento di un equilibrio armonioso che s’identifica con la buona salute; l’organismo necessita di determinate materie prime che devono essere assunte in maniera equilibrata e in quantità ben determinate; eccessi o carenze in senso assoluto possono causare denutrizioni più o meno gravi per la salute fino a vere e proprio patologie.

Sebbene gli alimenti per lungo tempo siano stati considerati, insieme alla scadente igiene orale, tra i principali responsabili di patologie quali carie, gengivite, parodontite, già a partire dagli anni ’80 si è identificato un loro potenziale ruolo protettivo nei confronti di queste patologie orali.

Si tratta prevalentemente di alimenti di origine vegetale e si è identificata nella presenza dei polifenoli la loro principale azione antimicrobica. Infatti, la funzione fisiologica svolta dai polifenoli nei vegetali è antiossidante e antimicrobica.

Recenti studi molecolari hanno dimostrato che i polifenoli si legano a importanti strutture di superficie dei batteri odonto e parodonto-patogeni, impedendo in tal modo l’adesione e la formazione del biofilm microbico.

È stato dimostrato che chi fa ampio uso di alimenti contenenti polifenoli ha una migliore salute orale (per esempio i bevitori di tè verde), mentre i bevitori moderati di vino o di caffè hanno una popolazione microbica orale meno varia rispetto ai bevitori di sola acqua, ma soprattutto una ridotta popolazione e varietà di batteri strettamente anaerobi (responsabili della gengivite/parodontite) nella loro placca sottogengivale.

Tra questi alimenti vegetali sono inclusi il tè, caffè d’orzo, cioccolato, uva, vino rosso (più ricco di polifenoli rispetto al vino bianco), mirtillo rosso, radicchio rosso di Treviso.

La loro azione antimicrobica non si esplica con un meccanismo simil-antibiotico (cioè con inibizione della crescita o l’uccisione dei germi) ma prevalentemente attraverso:

  • Un’azione di contrasto dell’adesione batterica alle superfici del dente e delle gengive,
  • Favorisce il distacco dei batteri già adesi e del biofilm microbico (principale modalità attuata dai batteri per instaurare il processo infettivo;
  • L’inibizione di fattori di virulenza dei batteri odonto e parodonto-patogeni.

Ogni giorno il corpo ha bisogno di ricevere tutti i nutrienti necessari al suo sostentamento e allo svolgimento delle funzioni vitali: perciò̀ ogni giorno dobbiamo introdurre nel nostro organismo il quantitativo adeguato a ogni gruppo di alimenti:

  • Carboidrati
  • Proteine
  • Grssi
  • Acqua
  • Vitmanine
  • Minerali

Dal momento in cui non esiste un alimento che contenga tutti questi nutrienti nelle giuste quantità, il modo migliore per garantirci tutto quello che ci serve è quello di variare le nostre scelte alimentari e di combinare opportunamente diversi tipi di alimenti.
In questo modo si evitano non solo gli squilibri nutrizionali con i conseguenti squilibri metabolici, ma si soddisfa maggiormente il gusto e si combatte la monotonia dei sapori.

La corretta alimentazione quotidiana

Bisogna cercare di distribuire in maniera esatta le calorie durante i pasti.
Per bilanciamento delle calorie si intende la ripartizione ottimale delle calorie assunte giornalmente tra i diversi nutrienti.

In un regime alimentare ottimale:

  • Le proteine devono rappresentare il 10-15% delle calorie introdotte;
  • I carboidrati devono rappresentare il 55-60% delle calorie introdotte;
  • I lipidi devono rappresentare il 25-30% delle calorie introdotte.

Ripartizione calorica giornaliera:

  • Colazione 20%
  • Spuntino 5%
  • Pranzo 40%
  • Merenda 5%
  • Cena 30%

I carboidrati e le proteine devono essere presenti in ogni pasto nelle giuste proporzioni, la frutta e la verdura non devono mai mancare, gli spuntini a base di frutta sono ottimi per togliere la fame e colazione, pranzo e cena non vanno mai saltati, mentre gli spuntini sono facoltativi.

La piramide alimentare

Per avere informazioni sulla corretta alimentazione, lo strumento più chiaro e ottimale è la piramide alimentare, uno strumento grafico ideato per fornire informazioni semplici e chiare alle persone, al fine di permettere loro si attuare un’alimentazione equilibrata e corretta. Nel 1994 è stata creata la prima piramide alimentare italiana, uno strumento utile adattato alle abitudini alimentari del nostro Paese e della nostra tradizione culinaria, essa ha subito qualche cambiamento nel corso degli anni in base alle nuove scoperte scientifiche in ambito alimentare e in base al cambiamento dello stile di vita e abitudini della popolazione.

La piramide moderna prevede:

  • L’uso di poca carne e di tanti vegetali;
  • Meno cereali raffinati e derivati;
  • Più cibi a basso indice glicemico (cereali integrali);
  • Un maggiore utilizzo dei grassi “buoni” (olio extravergine d’oliva, pesce, frutta secca oleosa con guscio, come noci, mandorle, pinoli;
  • L’so di aromi ed erbe
    aromatiche al posto di intingoli complessi;
  • Un buon ritmo fame-sazietà̀;
  • Una certa variazione degli alimenti nell’arco della settimana;
  • Bere almeno 1,5L di acqua al giorno: bere spesso e in piccole quantità̀ limitando le bevande gassate e dolci;
  • Per quanto riguarda i dolci assumere solo piccole dosi: un paio di piccole porzioni alla settimana di dolci semplici e non

Tra i pilastri della dieta mediterranea che si troverebbero idealmente alla base di questa piramide alimentare ci sono anche spetti che esulano dall’alimentazione vera e propria e che completano il quadro del regime alimentare perfetto.
La nuova piramide evidenzia l’importanza di uno stile di vita sano e il rispetto della propria cultura tradizionale.

Tre sono i punti fondamentali:

  • L’importanza basilare di un’attività̀ fisica quotidiana: basta mezz’ora di attività̀ aerobica moderata come andare in bicicletta. È importante anche tenere sotto controllo il peso;
  • L’importanza della convivialità̀ a tavola (anche nella scelta degli alimenti): fare del cucinare un’attività̀ importante, cucinare può̀ risultare essere rilassate, divertente. Riscoprire il piacere di cucinare e condividere i pasti contribuisce al benessere della persona;
  • Stagionalità̀, biodiversità̀, prodotti tipici, locali e tradizionali: la scelta di alimenti freschi, di stagione, minimamente trasformati, ci assicura il massimo introito di sostanze e nutrienti salutari per la nostra dieta e rispetto per l’ambiente.

Il ‘’PIATTO IN FORMA’’ è l’icona di EAT Educational e aiuta a comprendere i principi della sana alimentazione anche per l’igiene e la salute dentale.
È uno strumento educativo che dopo una revisione scientifica ha affiancato e talvolta sostituito la piramide alimentare (che non sempre è di immediata e facile interpretazione). Il piatto al centro rappresenta un pasto equilibrato e salutare, capace di saziare rispettando il buon funzionamento dell’organismo e di prevenire molte patologie del mondo moderno.

È diviso in quattro spicchi, ognuno dei quali rappresenta un alimento distribuito proporzionalmente:

  • Nella metà di sinistra: frutta e ortaggi, che la natura offre in molteplici varietà e colori diversi in ogni stagione. Entrambi rappresentano una fonte importantissima di sostanze protettive antiossidanti con azione antinfiammatoria, di fibre, sali minerali e vitamine responsabili del corretto funzionamento del metabolismo;
  • Nella metà di destra: cereali integrali, fonte di carboidrati complessi non raffinati, ricchi di fibre e con un basso indice glicemico, e proteine di qualità/salutari, rappresentate da pesce, uova e legumi, che sono sorgenti di proteine vegetali, ricchi di amminoacidi essenziali, fibre e privi di grassi. Entrambe sono un’ottima alternativa alla carne e ai formaggi, che invece contengono grassi saturi pericolosi per la salute

Il denominatore comune del Piatto “in forma” sono le fibre, indispensabili per la regolazione dell’assorbimento dei nutrienti e per il corretto funzionamento intestinale.
Il piatto dovrà̀ avere come condimento l’olio extravergine di oliva, che è ricco di grassi “buoni”, vitamine e antiossidanti.
Come bevanda da scegliere per accompagnare il piatto scegliamo l’acqua, che ha zero calorie ed è ricca di sali minerali molto importanti. È necessario berne almeno 2L durante l’arco della giornata.

Al Piatto “in forma” abbina tutti i giorni l’attività fisica di 10.000 passi al giorno, che corrispondono a 60 minuti di attività fisica per rimanere in salute.

Il Piatto “in forma” non contiene:

  • Zuccheri aggiunti, ma soltanto lo zucchero naturale della frutta e dei cereali;
  • Sostanze artificiali aggiunte, quindi nessun alimento con conservanti artificiali, edulcoranti, coloranti artificiali, aromi artificiali;
  • Sale in eccesso.

Dieta mediterranea come modello alimentare ottimale

Quando si parla di corretto regime alimentare ci si riferisce a una dieta che assicuri il giusto apporto di tutti i macronutrienti e micronutrienti essenziali per lo sviluppo, la crescita e il mantenimento dello stato di salute dell’individuo.
In questa ottica la dieta alimentare Mediterranea, meglio definita come “modello alimentare Mediterraneo” ispirato ai modelli alimentari seguiti dai paesi che si affacciano sul Mediterraneo, è quanto più vicina a un regime alimentare ottimale.

Nel 2010 l’UNESCO ha riconosciuto la dieta Mediterranea come patrimonio immateriale dell’umanità, riconoscendo la paternità all’Italia, Grecia, Marocco, Cipro, Croazia e Portogallo.

La dieta mediterranea garantisce:

  • Rispetto delle indicazioni per la sana alimentazione;
  • Varietà di colori, odori e sapori;
  • Disponibilità di alimenti sani adatti anche per spuntini;
  • Ricette appetitose e gustose;
  • Il consumo di prodotti locali secondo il ritmo delle stagioni;
  • Proposta di uno schema alimentare ben definito e concorrenziale rispetto a modelli involuti (come quello tipico dei Paesi del Nord Europa).
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