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Lo sbiancamento dentale

Avere un bel sorriso luminoso e bianco è un desiderio molto comune nella società di oggi influenzata dai canoni di bellezza trasmessi principalmente dalla televisione e i social. Per ottenere un sorriso bianco e lucente è necessario innanzitutto adottare una corretta igiene orale domiciliare completa e metterla in pratica costantemente tutti i giorni, poi è necessario recarsi dal proprio dentista/igienista dentale per sottoporsi alla periodica seduta di igiene orale professionale in studio durante la quale si può effettuare un tipo di trattamento specifico per andare a migliorare il colore del proprio sorriso rendendolo più bianco, ovvero lo sbiancamento dentale.

Definizione di sbiancamento dentale

Lo sbiancamento dentale è la procedura odontoiatrica cosmetica più conveniente e meno invasiva per migliorare l’estetica dentale. Questa procedura comporta l’applicazione di un agente ossidante allo scopo di rimuovere macchie e cromogeni dall’elemento dentario.

Come funziona lo sbiancamento dentale?

Nello sbiancamento dentale vitale il perossido d’idrogeno è il principio attivo, che viene comunemente utilizzato, insieme al perossido di carbammide.

Il perossido di idrogeno è un elemento che si trova allo stato liquido, debolmente acido, di odore pungente, viene diluito in acqua perché allo stato puro è molto corrosivo e libera ossigeno in volumi. Quando lo utilizziamo come sbiancante la formulazione che viene utilizzata maggiormente è quella sotto forma di gel perché permette di utilizzare alte concentrazioni di perossido in modo sicuro e controllato. Il perossido di carbammide anch’esso si trova sottoforma di gel ed è a lento rilascio di ossigeno mentre quello di idrogeno è ad alto rilascio di ossigeno.

La molecola di perossido quando viene a contatto con il substrato organico si suddivide in acqua e ossigeno. L’ossigeno è un radicale libero e in quanto tale è sempre alla ricerca di legami ed è proprio per questa sua attività che si crea l’effetto ossidante all’interno del dente. Perciò l’ossidazione delle molecole cromofore è data dal rendere queste molecole più piccole, meno complesse, più eliminabili dal dente e anche con un effetto ottico diverso. L’ossigeno penetra nei tessuti, rompe le catene cromofore e piano piano più ci si libera di queste catene più il dente apparirà sempre più chiaro.

Chi può fare lo sbiancamento dentale

In linea di massima lo sbiancamento dentale può essere effettuato da chiunque abbia il desiderio di migliorare il proprio sorriso, anche se non è propriamente così in quanto è necessario che il paziente venga selezionato e specialmente non si trovi nelle seguenti condizioni in quanto risulta controindicato dalle linee guida:

  • Stato di gravidanza
  • Età inferiore ai 18 anni
  • Casi di allergia ai perossidi

Anche nel caso in cui il cavo orale del paziente presenta elementi protesici o otturazioni questi potrebbero essere considerati dei fattori che incidono sulla decisione di effettuare o meno lo sbiancamento in quanto il perossido non agisce su tali strutture, al massimo potrebbe migliorarli leggermente se macchiati, ma non subirebbero un cambiamento del tono di colore.

E se ho una o più carie?

Nel caso vi sia la presenza di una o più carie non troppo profonde, lo sbiancamento dentale si può effettuare e successivamente si interviene procedendo con l’otturazione della carie anche per far si che il composito che si va ad utilizzare poi sia dello stesso colore del dente sbiancato, in quanto se si effettua l’otturazione prima dello sbiancamento il composito non si va a sbiancare mentre la restante parte dello smalto del dente sì, perciò risulterebbe macchiato.

E se soffro di sensibilità dentale?

Se si soffre di sensibilità è necessario prima effettuare dei trattamenti desensibilizzanti per cercare di abbassare o eliminare del tutto la sensibilità e poi procedere con lo sbiancamento dentale mettendo in atto un piano di trattamento personalizzato che permetta di tenere controllata la sensibilità e permetta di intervenire tempestivamente nel caso si verifichi.

Tipologie di sbiancamento

Esistono diverse tipologie di trattamento per sbiancare i denti:

  • Illuminante
  • Professionale ambulatoriale
  • Professionale domiciliare
  • Laser

La tipologia di trattamento l’igienista/dentista lo decide in base all’ analisi approfondita del tipo di paziente da trattare

Post trattamento

Una volta effettuato il trattamento sbiancante in studio o durante e dopo lo sbiancamento domiciliare è consigliabile adottare una dieta definita ‘’ dieta bianca’’ a base di pollo,

riso/pasta in bianco, formaggi evitando qualsiasi tipo di bevanda o cibo colorati per evitare che il dente si vada a pigmentare nei primi giorni post sbiancamento in cui deve ancora stabilizzarsi il colore. Anche il caffè è necessario evitare per i primi giorni in quanto altamente pigmentante.

Per il fumo di sigaretta?

È consigliabile fumare il meno possibile per garantire una durata maggiore del risultato soprattutto i primi giorni post trattamento si suggerisce di non fumare affatto.

Può avere effetti collaterali?

Se il trattamento sbiancante viene effettuato in studio ed è eseguito o seguito da una figura qualificata come l’igienista dentale o il dentista risulta essere un trattamento sicuro che come unico effetto ‘’collaterale’’ può avere la sensibilità dentale, che non si verifica in tutti i casi e che comunque è transitoria, ovvero che scompare del tutto in 48 massimo 72 ore post trattamento.

Quanto dura il risultato?

La durata del risultato finale dipende da diversi fattori quali lo stile di vita del paziente (dieta, fumo) e dal tipo di sbiancamento effettuato. Si può avere una durata di qualche mese fino a un massimo di 1 anno.

Sbiancamento professionale ambulatoriale

Lo sbiancamento dentale ambulatoriale, definito ‘’In-Office’’, è un tipo di trattamento che permette di avere risultati più rapidi e immediati già dalla prima applicazione, può essere effettuato con tecniche e strumenti differenti in base al tipo di risultato che si vuole ottenere e dalla tipologia di paziente da trattare. La tipologia di perossido utilizzata in questi casi può essere perossido di carbamide al 35% quindi ad alte concentrazioni oppure perossido di idrogeno al 35%-40%.

Tipologie di esecuzione:

In poltrona

È la tecnica più comunemente utilizzata e può essere eseguita a sua volta con tecniche differenti in base alla valutazione del caso clinico da parte dell’operatore, il quale può decidere se effettuare un trattamento definito illuminante o effettuare uno sbiancamento vero e proprio utilizzato lampade LED o il laser.

  • Trattamento illuminante: l’igienista/dentista in questo caso utilizza un prodotto contente perossido di idrogeno al 6%, il quale viene applicato sulla superficie del dente per 10/15 minuti circa sotto attivazione di una lampada LED. Non necessità l’applicazione di protezione gengivale mediante l’utilizzo della diga liquida in quanto si tratta di percentuali basse di perossido di idrogeno. Con questo tipo di trattamento non si ottiene uno sbiancamento vero e proprio del dente, ma più che altro si ha un effetto illuminante dello smalto ed è consigliato soprattutto come trattamento post igiene per dare più luminosità al sorriso.
  • Trattamento sbiancante ad alte concentrazioni: in questo caso si utilizzano alte percentuali di perossido di idrogeno ed è un tipo di trattamento che richiede più tempo rispetto al precedente; infatti, si considera come seduta a sé stante dalla seduta di igiene orale professionale. In questo caso l’igienista/dentista applica un apribocca al paziente per impedire che le mucose entrino a contatto con il gel dopodiché applica una diga liquida foto indurente (ovvero che diventa dura con il passaggio della lampada) e successivamente mette il gel al perossido di idrogeno ad alte concertazioni 35-40% sulla superficie dei denti (solitamente fino all’ultimo premolare, poi dipende da quanti denti sono visibili quando il paziente sorride). Poi viene azionata una lampada LED che permette di accelerare il processo di sbiancamento e tenuto in posa il gel per massimo 40/60 minuti in base al tipo di prodotto e di concentrazione di perossido di idrogeno. Il risultato è solitamente immediato, ma alterato anche dallo stato di disidratazione del dente dovuto al trattamento; perciò, per capire quanto sia sbiancato è necessario attendere che il dente ritorni idratato. Per ottenere un risultato soddisfacente con questa tecnica a volte è sufficiente una sola applicazione altre volte invece sono necessarie più sedute di trattamento, dipende dal caso clinico.
  • Laser: è la stessa procedura del trattamento sbiancante ad alte concentrazioni solo che al posto di utilizzare una lampada a LED si utilizza appunto un laser per accelerare l’azione del prodotto. Questo tipo di opzione è consigliata per quei casi in cui si deve controllare la sensibilità dentale del paziente o nel caso in cui si debba sbiancare un singolo elemento.

 In sala d’attesa

Questo tipo di tecnica prevede la realizzazione di mascherine termo stampate personalizzate fatte su misura per il paziente, all’interno della quale l’igienista/dentista applica il gel al perossido di carbammide al 45%. Una volta inserito il gel nella mascherina, quest’ultima viene applicata all’interno della bocca del paziente e viene fatto accomodare in sala d’attesa e fatto attendere li per 30 minuti facendo agire il prodotto. Questo tipo di trattamento può essere consigliato come pretrattamento al trattamento sbiancante on poltrona in casi di gravi discromie(macchie) dentali per ottenere un risultato migliore oppure come trattamento iniziale prima del trattamento domiciliare per mostrare anche al paziente come effettuarlo poi in autonomia a casa.

Sbiancamento professionale domiciliare

Con mascherine personalizzate

Questo è un tipo di sbiancamento che prevede una prima parte da fare in studio e il resto lo fa il paziente in autonomia a casa. Esso consiste nella realizzazione di una mascherina termostampata personalizzata, realizzata sull’impronta dentaria del paziente, all’interno della quale il paziente a casa in autonomia introdurrà la giusta quantità di perossido in questo caso di carbamide, che l’igienista/dentista gli mostrerà, e che metterà per un tot di tempo se si decide di effettuare un trattamento diurno o durante la notte per il notturno. Le siringhe vengono consegnate direttamente dal professionista al paziente in base al risultato che si vuole ottenere ed è a discrezione del professionista quale concentrazione utilizzare in base al caso 10%,16%,45%. È un’opzione di trattamento non adatta a qualsiasi tipo di paziente in quanto è necessaria una grande compliance (collaborazione) del paziente perché si ottenga un buon risultato e una buona igiene orale domiciliare.

Con mascherine standardizzate (Go)

È una tipologia di sbiancamento domiciliare con perossido di idrogeno al 6% introdotto all’interno di una mascherina standardizzata (universale), da tenere in posa 60-90 minuti. Consigliato dopo un trattamento sbiancante professionale o in studio o in poltrona per mantenere il colore.

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